Il 20 Giugno 2022 il nostro televisore potrebbe smettere di funzionare correttamente. Questo è il giorno previsto per il definitivo switch-off per lo standard DVB T2. A rischio sono i televisori comprati prima del 2017, per i quali potrebbe essere necessario acquistare un nuovo decoder per poter continuare a ricevere il segnale televisivo. Arriva il nuovo digitale terrestre. Come capire se cambiare televisore? Quali sono i bonus del governo? In questa pagina tutte le risposte alle vostre domande.
Contenuti della pagina
- 1 Cos’è il DVB T2 e quando entrerà in vigore
- 2 Quando avverrà lo spegnimento del vecchio digitale
- 3 Nuovo DTT, le date del passaggio regione per regione
- 4 Dovremo cambiare antenna con il nuovo decoder Dvb t2?
- 5 Come sapere se il decoder o la tv sono compatibili
- 6 Quali televisori saranno compatibili con il Dvb t2
- 7 Quali TV non sono compatibili
- 8 Cosa fare se la TV non è compatibile con DVB-T2
- 9 Quanto costa il nuovo decoder dvb t-2
- 10 Il “Bonus Tv” del Governo per televisori con DVB T2
- 11 Meglio un nuovo decoder o una nuova televisione?La scelta.
- 12 Non cambierà solo il digitale terrestre: cosa succede alla Tv satellitare
- 13 La campagna di comunicazione del Mise e il call center
Cos’è il DVB T2 e quando entrerà in vigore
La sigla DVB ha designato la tecnologia legata al digitale terrestre, presente in Italia dalla dismissione del vecchio segnale analogico. La tecnologia DVB si è evoluta nel corso degli anni, e DVB T2 è l’ultimo passo, almeno per ora, di questa evoluzione.
L’arrivo di DVB T2 potrebbe portare con sé alcuni disagi, poiché alcune televisioni potrebbero risultare obsolete per questo standard. All’orizzonte potrebbe prospettarsi l’acquisto di un decoder o di un nuovo televisore.
Nuovo digitale terrestre: cosa cambia dal 2021
Il passaggio al segnale DVB T2 avverrà nel corso del tempo e le date saranno diverse a seconda della regione di riferimento, ma già il 2021 è pronto a introdurre le prime novità.
Il 1° Settembre 2021 i canali inizieranno a sostituire la propria codifica, da MPEG-2 a MPEG-4.
Cosa significano queste sigle? I televisori senza HD non potranno più ricevere i canali televisivi. Per rendere il tutto più comprensibile anche ai lettori meno tecnologici, possiamo fare un esempio con i canali del servizio pubblico.
Attualmente sono presenti i canali RAI e i canali RAI HD, i quali trasmettono gli stessi canali ma con una definizione migliore. Dal 1° Settembre i canali RAI verranno dismessi, proprio per questo cambio di standard: con MPEG-4 solo trasmissioni in HD saranno presenti, e solo televisori in grado di decodificare tale standard riusciranno a mostrare questi canali tv.
Come detto poche righe più su, questo cambio avrà efficacia a partire dal 1° Settembre 2021.
Il passaggio all’Mpeg-4 e all’alta definizione
Il passaggio a MPEG-4 è cruciale per il successivo passaggio allo standard DVB T2. L’alta definizione è tra gli scopi principali del nuovo standard, e la risoluzione HD sarà solamente la base minima per le trasmissioni dei prossimi anni, pronte a raggiungere definizioni ancora più alte. MPEG-4 è il primo passo per un mondo televisivo con risoluzione 4K e 8K.
Cos’è il DVB-T2
DVB sta per Digital Video Broadcasting, ed è la sigla per denominare gli standard legati al mondo della televisione digitale. DVB-T2 è l’ultimo passo a cui questa tecnologia è giunta, portando con sé le novità di cui stiamo parlando.
Il nuovo standard permetterà ai canali televisivi di trasmettere non solo in HD, ma anche in definizioni più alte, come 4K e 8K.
In generale si tratta di uno standard che renderà più efficiente la trasmissione televisiva, rendendo il segnale più chiaro anche a grandi distanze, favorendo la visione soprattutto a chi si trova lontano dalle antenne di diffusione del segnale stesso.
Il suo scopo è anche quello di liberare le frequenze digitali attualmente occupate dal comune digitale terrestre. Tali frequenze sono necessarie per la corretta diffusione della rete 5G, per garantire una connessione internet più veloce e performante.
Attenzione: lo standard DVB T2 sarà associato alla necessità di codifica in HVEC. Al momento dell’acquisto di nuovi dispositivi urge fare attenzione anche alla presenza di questa sigla.
Quando avverrà lo spegnimento del vecchio digitale
Lo spegnimento del vecchio segnale digitale avverrà a partire dalla fine del 2021, in concomitanza con le date del cambio dello standard di trasmissione. Ciò significa che a seconda della regione avremo tempo dalla fine del 2021, fino al limite massimo del 20 giugno 2022, per adattarci, con un nuovo televisore o un nuovo decoder.
Ricordiamo che tutto ciò potrebbe non essere necessario: molti televisori saranno compatibili con il nuovo standard e non ci sarà bisogno di alcun nuovo acquisto.
Nelle prossime sezioni elencheremo anche i modi per scoprire se il nostro televisore sia già adatto al DVB T2.
Nuovo DTT, le date del passaggio regione per regione
L’arrivo del nuovo standard non sarà nella stessa data per tutto il territorio nazionale. A seconda delle regioni le date saranno diversificate, in un totale di tre fasce.
- La prima data utile è quella del 31 Dicembre 2021. In questa data lo switch-off verso il nuovo standard avrà luogo nelle seguenti regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e nelle province autonome di Trento e Bolzano
- La seconda data utile è quella del 31 Marzo 2022, con lo switch-off che coinvolgerà Lazio, Campania, Liguria, Toscana, Sardegna e Umbria
- La terza data utile, e definitiva per la fine del vecchio standard digitale in Italia, è quella già citata del 20 Giugno 2022. In questa data tutte le restanti regioni passeranno al DVB T2. Le regioni coinvolte sono Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia
Fate molta attenzione a queste date, per non rischiare di ritrovarvi senza un dispositivo televisivo funzionante all’improvviso. In queste date i televisori non omologati allo standard DVB T2 non riusciranno a ricevere il segnale televisivo, poiché il vecchio standard non sarà più utilizzato.
Dovremo cambiare antenna con il nuovo decoder Dvb t2?
Sarà necessario cambiare anche antenna, oltre che televisore o decoder?
No, il cambio dell’antenna non ha nulla a che vedere con il passaggio al nuovo standard. Una volta controllato che il vostro televisore o il vostro decoder rispettino tale standard non avrete bisogno di nessun altro cambiamento.
Non temete dunque di dover avviare degli interventi invasivi sul vostro impianto.
Come sapere se il decoder o la tv sono compatibili
Vogliamo scoprire se la nostra tv o il nostro decoder riceveranno lo standard DVB T2? Bastano pochi passi.
Potremmo controllare sul sito del produttore il codice del nostro televisore e controllare se è nella lista dei televisori abilitati, ma tutto ciò può non essere necessario, con una soluzione molto più pratica.
Sia RAI che Mediaset hanno messo a disposizione dei canali di test, rispettivamente al canale 100 e al canale 200 del nostro digitale terrestre. A seconda di ciò che vedremo su questi canali sapremo se il nostro televisore è abilitato al DVB T2.
Prima di provare il consiglio è quello di risintonizzare i canali, così da esseri sicuri di avere una lista aggiornata. Dopodiché sintonizziamoci su 100 o 200, e scopriamo cosa abbiamo di fronte.
Quali sono i casi?
- Nonostante la risintonizzazione i canali 100 e 200 non sono presenti: provate di nuovo, ma questo è un pessimo segnale. Difficilmente il televisore sarà compatibile con il nuovo standard. Possiamo verificarlo facendo la prova su più televisori nella stessa casa e con la stessa antenna: se un televisore è adatto, mentre uno non trova i canali, significa che il segnale arriva ma che il televisore in esame non è compatibile.
- Un caso simile è quello in cui sui canali 100 e 200 sia presente un altro canale. Non necessariamente si tratta di un segnale negativo. Spostate il canale nella lista canali e provate a risintonizzare, per accedere così ai canali 100 e 200.
- Riusciamo a sintonizzarci sui canali 100 e 200, ma lo schermo resta nero. In questo caso non c’è alcuna possibilità: avremo bisogno di un decoder o di un nuovo televisore al momento dello switch-off.
- Riusciamo a sintonizzarci sui canali 100 e 200 e appare la scritta HEVC Main 10, in maniera chiara e limpida: il nostro televisore è adatto al nuovo standard e non avremo bisogno di alcun nuovo dispositivo. In questo caso il massimo impegno per il 2022 sarà risintonizzare i canali al momento del cambio di standard e nulla più.
Da notare che non solo il televisore, ma anche il decoder può incorrere in questa forma di obsolescenza. Nel caso in cui utilizziate già un decoder tutto ciò che è stato affrontato in questo paragrafo è ugualmente valido.
Quali televisori saranno compatibili con il Dvb t2
Tutti i televisori venduti dal 1° Gennaio 2017, momento in cui è entrata in vigore la norma che impedisce la vendita di dispositivi non compatibili con lo standard DVB T2.
Per i televisori precedenti è invece possibile che non siano compatibili. Controllate utilizzando gli strumenti di cui vi abbiamo parlato nel paragrafo precedente.
Attenzione: la normativa si riferisce sì al 1° Gennaio 2017, ma permetteva una deroga per permettere lo smaltimento delle scorte di magazzino, potendo continuare a vendere quei prodotti ma solo se provvisti anche di un decoder valido. Per cui anche se avete acquistato il vostro televisore dopo quella data è necessario controllare (e nel caso installare il decoder ricevuto all’epoca).
Quali TV non sono compatibili
Quali televisori non saranno compatibili con DVB T2?
Fermo restando il controllo, come abbiamo spiegato nei precedenti paragrafi, possiamo farci una idea elencando determinate categorie che potrebbero avere problemi con il nuovo segnale.
In generale tali problematiche possono sorgere per dispositivi acquistati prima del 1° Gennaio 2017.
Possiamo dividere nelle seguenti categorie:
- I televisori che già oggi non ricevono i canali in alta definizione (come Rai 1 HD) avranno necessariamente bisogno di un decoder adeguato. Questi televisori avranno già difficoltà con il passaggio all’MPEG-4 del prossimo autunno.
- Televisori con supporto DVB T2 ma che non supportano la codifica HEVC (motivo per cui nei canali test troviamo anche questo codice).
Cosa fare se la TV non è compatibile con DVB-T2
Una volta scoperto che la nostra tv non è compatibile, come possiamo agire per continuare a ricevere i segnali televisivi?
Le soluzioni sono principalmente due, con costi diversi tra loro.
La prima ipotesi è quella di acquistare un decoder che riceva il segnale DVB T2. Collegando il decoder alla televisione torneremo a ricevere il segnale.
Molto importante verificare che il decoder riceva il segnale DVB T2, anche se i decoder venduti negli ultimi anni sono già dotati di tale standard, in previsione del switch-off del segnale digitale precedente.
L’altra alternativa è il cambio del televisore, acquistandone uno che sia dotato di tale standard. Anche in questo caso dalla nostra parte troviamo normative dedicate. Dal 2017 non è più possibile vendere televisori che non ricevano il segnale DVB T2, per questo anche televisori meno recenti ci garantiranno la ricezione del giusto segnale televisivo.
Controlliamo comunque, al momento dell’acquisto, che sia presente lo standard DVB T2 e la decodifica HVEC.
Quanto costa il nuovo decoder dvb t-2
Il modo più semplice per continuare a seguire i programmi televisivi è quello di acquistare un nuovo decoder. Si tratta della soluzione più semplice e dal minor costo, che non pensiona il nostro dispositivo e ci permette di continuare a usufruire dello stesso televisore.
Un decoder con DVB T2 può avere un costo variabile a partire da 30/40 euro, fino a superare i 100 euro. Le differenze possono essere caratterizzate dalla presenza di ulteriori feature, come la possibilità di registrare programmi su hard disk e di agire da vero e proprio media center.
L’acquisto di un decoder può trasformare nella possibilità di cambiare il nostro modo di vivere l’esperienza televisiva.
Il “Bonus Tv” del Governo per televisori con DVB T2
Trattandosi di una decisione statale, che impone un aggiornamento hardware, è stato stanziato un fondo noto come Bonus TV, per consentire anche alle persone meno abbienti di accedere a un nuovo televisore o a un nuovo decoder.
Quali sono le caratteristiche principali di questo bonus?
- Il suo valore è di massimo 50 euro e può essere utilizzato sia nel caso dell’acquisto di un tv, sia nel caso di un acquisto di un decoder
- Sarà disponibile fino al 31 Dicembre 2022, o fino all’esaurimento dei fondi stanziati. Il fondo è di 150 milioni di euro, il che significa che non dovrebbero esserci rischi riguardo l’esaurimento di fondi (con un tale stanziamento saranno disponibili 30 milioni di bonus dal valore massimo di 50 euro)
- Può accedervi ogni nucleo familiare con un Isee inferiore a 20mila euro
- Il bonus si concretizza come sconto da parte del venditore, se al momento dell’acquisto viene ricevuta la richiesta del bonus. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del MISE. Tale meccanismo fa sì che non si debbano anticipare i soldi per attendere un rimborso, bensì lo sconto verrà applicato immediatamente, senza alcun peso per i cittadini
Meglio un nuovo decoder o una nuova televisione?La scelta.
In base a cosa scegliere se preferire un televisore a un decoder o viceversa?
Esistono pro e contro in entrambi i casi, cerchiamo di evidenziare i principali pregi di ogni scelta.
Il decoder si rivela essere la scelta più economica, finendo per arrivare quasi ad azzerarsi nel caso si utilizzi il Bonus TV. In più ci permette di continuare a utilizzare il nostro televisore, senza necessità di troppi cambiamenti.
Utile sia per chi non vuole affrontare una spesa eccessiva, sia per chi ha un televisore ancora performante e che non desidera cambiare.
Al contrario, attraverso il bonus, si potrebbe utilizzare tale situazione per cambiare il proprio dispositivo, aggiornandolo del tutto, potendo contare su uno sconto di ben 50 euro. Si tratta di una vera e propria occasione, ideale per chi sta pensando di cambiare dispositivo a prescindere dallo switch-off verso il DVB T2.
I migliori Decoder Esterni per vecchie TV (anche a tubo catodico) e Monitor
Ecco una selezione di decoder da poter utilizzare anche con le tv più vecchie, come quelle a tubo catodico. In più un nuovo decoder potrebbe essere necessario anche per chi utilizza il bundle decoder monitor e possiede un dispositivo non più adatto al DVB T2. Presentiamo una selezione di prodotti classificati in base a diverse caratteristiche: qualità, costo, popolarità.
Il più economico, Il più venduto, Il migliore
EDISION PICCO T265 – Ricevitore Digitale Terrestre Full HD DVBT2 H265
Ricevitore terrestre Full HD DVB-T2 H.265-HEVC 10bit (B o n u s TV) (telecomando 2in1, supporto WiFi USB esterno, HDMI, SCART, S -PDIF, IR, USB, HDTV, FTA)
Decoder DVB-T2 HD 1080p SINTONIZZAZIONE AUTOMATICA Decoder Digitale terrestre 2023
Decoder DVB-T2 HD 1080p SINTONIZZAZIONE AUTOMATICA Decoder Digitale terrestre 2023 HDMI HEVC Main 10 Bit H265 riceve TUTTI i canali gratuiti DOLBY-DIGITAL+ (GX1 (Senza Tasti sul display))
Decoder Digitale Terrestre DIPROGRESS
Decoder Digitale Terrestre DIPROGRESS HDMI STICK TV DVB-T2 H.265 HEVC 265 10 bit DPT210HA, nero
Le migliori TV da 24″ o 28″ compatibili con DVB-T2
Per chi vuole cambiare la propria tv esistono molte possibilità. Vi presentiamo le migliori nel segmento dei televisori di dimensioni più contenute, come 24” e 28”.
Le migliori TV da 32″ o 43″ compatibili con DVB-T2
Spostiamoci di segmento, con le tv di medie dimensioni, come quelle da 32” e 43”.
Le migliori TV compatibili con DVB-T2 da 48 pollici in su
Chiudiamo con una selezione delle televisioni più grandi, con 48” in su.
Non cambierà solo il digitale terrestre: cosa succede alla Tv satellitare
Il cambio di standard non sarà limitato alla tv digitale, ma coinvolgerà anche il mondo della tv satellitare. Anche qui lo standard cambierà, evolvendosi in DVB S2, l’omologo satellitare dello standard DVB T2.
Cosa accadrà? Anche in questo caso sarà necessario acquistare dei nuovi dispositivi, come un nuovo decoder o una cam dedicata. Per verificare se il proprio televisore sia adatto o meno basterà cercare Canale 5 HD o Cine34: nel caso in cui si vedano in maniera corretta questi canali non ci sarà alcun problema.
In caso contrario sarà necessario adattarsi nei prossimi mesi, quando lo standard diventerà la normalità. Per ora non sono presenti delle vere e proprie date per il cambiamento, ma sembra arriverà, almeno per buona parte dei canali, entro la fine dell’anno.
La campagna di comunicazione del Mise e il call center
Il Ministero dello Sviluppo Economico, noto anche come MISE, si sta occupando di questa transizione tecnologica. Il sistema dei Bonus TV fa capo proprio al MISE, e per questo è iniziata una campagna di comunicazione volta a informare il più possibile la cittadinanza su tutto ciò che riguarda il passaggio a DVB T2.
Come viene strutturata tale campagna di comunicazione?
L’idea è quella di agire attraverso varie strade, differenti tra loro, per rispondere a ogni dubbio dei cittadini.
Inizierà, nel corso del tempo, la programmazione di spot sulle reti del servizio pubblico, per raggiungere gli spettatori in varie fasce orarie.
Oltre a ciò il sito contiene tutte le informazioni dedicate, sia per quanto riguarda gli spettatori (e acquirenti di eventuali nuovi dispositivi), sia per quanto riguarda venditori e produttori. Visitando il sito si avrà accesso anche a delle comode FAQ per rispondere alle domande principali.
A disposizione anche un call center dedicato, raggiungibile attraverso il numero 06 87 800 262. In questo modo anche i meno avvezzi alla tecnologia avranno modo di acquisire tutte le informazioni utili per lo switch-off verso il DVB T2.