13/02/2025
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Rivoluzione cavi 2025: “Dovrete cambiare tutto di nuovo”. L’annuncio che spaventa gli italiani

Rivoluzione cavi 2025: “Dovrete cambiare tutto di nuovo”. L’annuncio che spaventa gli italiani

Una bomba è esplosa al CES 2025: dopo la rivoluzione USB-C, arriva un’altra svolta che costringerà milioni di persone a cambiare i propri cavi. Ma questa volta nessuno se l’aspettava.

Il mondo della tecnologia non smette di sorprendere. Quando pensavamo di aver finalmente trovato pace con l’USB-C obbligatorio in Europa, ecco che una nuova tempesta si abbatte sul mercato. Una rivoluzione silenziosa che sta per sconvolgere il modo in cui colleghiamo TV, console e computer.

Il nuovo standard che farà impazzire il mercato

Dal CES 2025 arriva la notizia che nessuno voleva sentire: sta per arrivare l’HDMI 2.2. Non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di uno stravolgimento che promette prestazioni da capogiro – stiamo parlando di una potenza di trasmissione che arriva fino a 96 Gbps. Una potenza che fa impallidire gli attuali standard.

Ma c’è un rovescio della medaglia: questo salto tecnologico significa che milioni di cavi HDMI attualmente in uso diventeranno praticamente obsoleti. E mentre il connettore rimane lo stesso, ingannevolmente familiare, è il cavo stesso che deve essere completamente ripensato per supportare questa nuova tecnologia “Fixed Rate Link”.

Rivoluzione HDMI: cosa cambia

Cosa significa questo per i tuoi dispositivi?

La vera domanda che tutti si stanno facendo è: dovremo davvero cambiare tutto? La risposta è più complessa di quanto sembri. A differenza dell’USB-C, che è diventato obbligatorio per legge, questo nuovo standard HDMI si presenta come un’evoluzione “volontaria”. Ma con promesse di risoluzioni più elevate, refresh rate superiori e HDR dinamico migliorato, sarà difficile resistere all’aggiornamento.

Il risultato? Un effetto domino che costringerà molti a ripensare non solo i propri cavi, ma potenzialmente anche i dispositivi collegati. Una rivoluzione che promette di trasformare radicalmente la qualità dell’immagine nelle nostre case, ma che rischia di trasformarsi in un salasso per le tasche degli appassionati di tecnologia. E questa volta, a differenza dell’USB-C, nessuno era preparato al cambiamento.

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